Equitalia, nell’ormai lontano 2013, bloccava indebitamente il conto corrente postale del Sig. Mario (nome di fantasia), utilizzato esclusivamente per ricevere l’accredito dell’assegno sociale.
Sul consumatore gravava una posizione debitoria nei confronti dell’Erario, che ha generato il congelamento del conto ed il prelievo coatto di alcune somme. Di conseguenza il cittadino per diverse mensilità si trova impossibilitato a riscuotere la pensione sociale, sua unica fonte di sostentamento.
Dopo un avvicendarsi di studi legali, mancate risposte ed anni di attesa il consumatore decide di rivolgersi ad A.E.C.I. LECCE.
Dopo il primo appuntamento e qualche giorno di analisi sulla posizione, il team della consulta legale ha redatto due reclami, nei confronti di Equitalia e Poste Italiane, con i quali cui si dimostrava l’illegittimità del congelamento del conto corrente, aldilà del credito vantato.
In data 19 febbraio 2018, riceviamo comunicazione ufficiale dal Dipartimento Pignoramenti ed Accertamenti Giudiziari di Poste Italiane con la quale si notifica che l’Agente Riscossione (ex Equitalia) ha provveduto alla rimozione del vincolo presente sul conto corrente del Sig. Mario, che ha finalmente potuto riavere la disponibilità delle somme ingiustamente congelate oltre quattro anni fa.
È già in corso il procedimento per la richiesta di risarcimento nei confronti di Equitalia per il danno arrecato al cittadino! Non è ammissibile che un pensionato, già vittima di ingiustizie, per errori nella macchina amministrativa, per il mancato rispetto della legge da parte di chi la fa e per la pesante assenza di comunicazione tra Enti, non possa riscuotere quel poco che lo Stato gli eroga.